Io soffro d’ansia. Per me un decaffe(in)ansia.

“Dedicarsi del tempo, avere il coraggio di prendere in mano le redini della propria vita e abbandonare il tarlo dell’ansia che ci logora l’anima. Impossibile? Nulla lo è. Abbiate il coraggio di cambiare voi stessi, sognate in grande e godetevi la vostra pausa caffè….decaffeinata.”

 Molto spesso non ci accorgiamo che lo stress che accumuliamo giornalmente, oltre ad insediarsi nel nostro corpo, prende dimora nella nostra mente portandoci a percepire una stanchezza e una debolezza che non ci permettono di svolgere serenamente le nostre attività quotidiane.

Ecco quindi che arriviamo, sbagliando, ad assumere elevate quantità di caffè o energizzanti per mettere a tacere il tarlo che ci logora.

A far da cornice a questo poco entusiasmante quadretto subentra anche la tanto odiata Ansia. L’ansia non è altro che una richiesta di aiuto da parte del nostro corpo che vuole metterci in guardia sul fatto che magari stiamo tirando un po’ troppo la corda.

Quando raggiungiamo questo stadio cominciamo ad accumulare ulteriore stress che pensiamo di placare non più con la nostra amata pausa caffè ma bensì con dei tranquillanti come Camomilla, Melissa, Valeriana e chi più ne ha più ne metta.

Ciò accade perché l’unione di elementi negativi per la nostra salute psico-fisica ci porta ad entrare in un limbo che sfocia dal ridicolo al patologico. Si comincia a soffrire inaspettatamente di malattie mai sentite prima, ci si diagnostica giornalmente un 5/6 tumori e quando raggiungiamo la vetta siamo convinti di avere infarti continui, il tutto fantasticamente diagnosticato dalla nostra mente priva di ferie e in continuo lavoro.

Ciò che non sappiamo però è che i tranquillanti vengono definiti tali perché, appunto, tranquillizzano i sintomi ma non li risolvono, anzi, una volta svanito l’effetto torneranno più carichi e agguerriti di prima.

La nostra pausa giornaliera davanti ad una buona tazza di caffè, quindi, diventa quasi un utopia e non ci rendiamo conto di quanto tutto questo sia assolutamente errato.

Tutti hanno bisogno di dedicare del tempo a se stessi e se per un amante del caffè, diventato ansiolitico, risulta impensabile prendersi la sua abituale pausa come si può pensare di averne addirittura una giornaliera?

La risposta? Decaffeinato.

Certamente non ho fatto la scoperta dell’acqua calda ma sono sicura che molti di voi penseranno che il decaffeinato è caffè privo di caffeina, pertanto, “mica è un caffè”.

Ebbene una piccola delucidazione in merito vorrei darla, dopodiché correrò a berne uno, anche perché ho già la mia ansia giornaliera.

Il Decaffeinato, quello che si può definire tale, è una bevanda che contiene una piccola percentuale di caffeina e non ne è quindi del tutto privo.

La cosa che però dovrebbe centrare la nostra attenzione non è tanto quanta caffeina stiamo assumendo ma quanto stiamo facendo del bene al nostro corpo e alla nostra mente. Si, perché non bisogna perdere di vista che la nostra salute è la nostra principale alleata, non ci abbandona se noi ce ne prendiamo cura e la trattiamo da regina.

Vi sembra, ora, più vicina l’idea di fare la vostra amata pausa decaffeinata?

Cosa state aspettando allora?

Io sto correndo a dedicarmi del tempo.

Noi siamo il nostro benessere e ciò che vogliamo essere.

Sabrina Baisi, ansiosa per passione, decaffeinata per scelta.

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